PANCREAS e iL DIABETE

Quando le Cellule Beta Subiscono Danni

Per la sua particolare dolcezza viene tuttavia sconsigliato a chi soffre di diabete. Tra i 45 e i 64 anni, tra chi ha una laurea il tasso e’ del 2.7% a fronte dell’11.5% di chi ha una licenza elementare o nessun titolo di studio; queste due categorie raggiungono rispettivamente l’8.4% e il 16.5% tra gli over 65. Questo dato fa riflettere, poiche’ valorizza uno dei pilastri della terapia del diabete, quello dell’educazione: “per ritardare la comparsa del diabete e per contrastarne la progressione, la terapia si basa su 4 pilastri fondamentali, di cui 3 non sono farmacologici”, spiega il prof Giaccari, diabetologo, Professore Associato di Endocrinologia all’Universita’ Cattolica del Sacro Cuore di Roma e Responsabile del Centro per le Malattie Endocrine e Metaboliche della Fondazione Policlinico Agostino Gemelli Irccs. Infatti la farmaciperdiabete.com/ persona con diabete deve essere posta al centro di un intervento coordinato dal diabetologo, che permetta l’efficace intervento del medico di medicina generale e di ogni specialista che l’evoluzione delle complicanze imponga”. Nel 1923 anche il nostro Antonio Diamare, il primo a ipotizzare una “cachessia isole-priva”, risentito per non essere stato nemmeno citato dai Canadesi, scriveva da Pisa: “La preparazione scientifica perde forse di valore con la preparazione farmaceutica ?

Per questo gli studi dei due ricercatori americani sono stati provvidenziali per arrivare all’insulina terapeutica, quella sperimentata per la prima volta dall’azienda farmaceutica americana “Lilly”, grazie alla quale OGGI altre ditte nel mondo producono il farmaco. I medici di famiglia che vaccinano di più, superando una certa soglia di percentuale dei loro pazienti, saranno gratificati da premi in denaro. I soggetti diabetici ricevono il vaccino contro Streptococcus pneumoniae e, di solito, i medici raccomandano che ricevano la vaccinazione antinfluenzale annuale in quanto i soggetti diabetici sono a rischio di infezione. Ad ogni modo, solitamente esordisce in soggetti di età superiore a 30 anni e diviene progressivamente più frequente con l’età. Il Centro Regionale di riferimento per la Diabetologia Pediatrica dell’AOU Meyer effettua diagnosi, trattamento e follow-up dei pazienti affetti da diabete, anche delle forme più rare; effettua https://farmaciperdiabete.com/micronase.html inoltre screening e follow up dei soggetti a rischio. E’ un trattamento comodo perché evita iniezioni ripetute, ma, nella maggioranza dei casi, non è in grado di garantire uno stato di compenso ottimale. Si è scoperto che il Map è responsabile della stragrande maggioranza dei casi di Crohn e di sindrome dell'intestino irritabile, inoltre gli antibiotici giusti assunti per un anno possono guarire queste malattie.

Il fattore di rischio più importante è infatti il sovrappeso: tanto più questo è accentuato e tanto maggiori sono le probabilità di essere colpiti dalla sindrome metabolica. Le raccomandazioni dietetiche devono essere individualizzate sulla base dei gusti, delle preferenze, della cultura e degli obiettivi del paziente e devono essere formulate per soddisfare le esigenze di comorbilità. L' apparecchio non consente una regolazione automatica dell'insulina da infondere per cui, la dose di insulina da introdurre sia ai pasti sia negli intervalli tra questi dovrà essere programmata dal medico in base alla quantità di cibo assunta alla attività del paziente ed alla risposta del singolo soggetto. L'intero piede, e specialmente la cute sotto le epifisi metatarsali, deve essere esaminato per fissurazioni della cute e segni di ischemia come ulcerazioni, gangrena, infezioni micotiche ungueali, polsi iposfigmici e perdita di peli. Roif Luft, Direttore del Comitato Nobel per la Fisiologia e la Medicina, in un articolo intitolato Who discovered insulin? Ma, purtroppo, come le sentenze passate in giudicato, la decisione del Comitato Nobel del 1923 è irremovibile, anche se essa non riflette la verità. Solo nel 1969 il Comitato Nobel ha riconosciutola precedenza di Nicolae Paulescu nella scoperta del trattamento antidiabetico, ma, conformemente al suo statuto, ha escluso la possibilità di una riparazione ufficiale (Vedasi la lettera del Professore Arne Tisselius, Presidente dell’Istituto Nobel al vicepresidente dell’Associazione Britannica del Diabete, il Professore Ian Murray, pubblicata nel 1971 nel «The Journal of the History of Medicine and Allied Sciences»).

1971, dichiarò che il Premio Nobel per la scoperta dell’insulina «avrebbe dovuto essere, almeno diviso, fra Paulescu, Banting e Macleod». In occasione del cinquantenario del Nobel per la scoperta dell’insulina e della sua applicazione nella terapia del diabete, nel 1973, la IDF - «International Diabetes Federation» - ha riconosciuto la precedenza di Paulescu nella estrazione dell’insulina e nella sua applicazione nel trattamento antidiabetico. Alcuni studiosi, però, giustamente replicano che nella Romania in cui operava Paulescu non vi erano di sicuro le possibilità di rendere operativa una scoperta di tal genere. Nella velina della lettera originale, custodita al nostro Museo del Diabete, Paulescu dichiara: “La scoperta degli effetti, fisiologici e terapeutici, dell’estratto pancreatico nel diabete mi appartiene tutta intera “. Il diabete, il cui nome più appropriato sarebbe diabete mellito, è la più nota malattia metabolica che può interessare l'essere umano. Un valore di glicemia a digiuno maggiore o uguale a 126 mg/dL rappresenta un criterio biochimico per il diabete mellito, mentre se la glicemia cade tra 100 e 125 mg/dL si parla di pre-diabete. Maggiore è il livello di zucchero nel sangue, maggiore è la quantità che si lega ai globuli rossi.

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